La Dott.ssa Marina Stazzi dal 2003 si occupa di riabilitazione visiva nella Dislessia www.marinastazzi.it
È un disturbo che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente.
Non è causata né da deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici. L’origine pare essere neurobiologica.
Fa parte dei disturbi evolutivi specifici dell’apprendimento (DSA) e la principale caratteristica è la specificità: interessa un dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.
Gli altri DSA sono disortografia, disgrafia e discalculia. Possono essere presenti, in associazione, alterazioni oculari e difficoltà nelle abilità visive che aumentano l’affaticabilità e vanno identificate prima della diagnosi o successivamente su indicazione dello specialista dell’apprendimento.
“I segni della presenza di difficoltà visive possono essere affaticabilità, visione sfuocata o sdoppiata, perdita della riga, difficoltà nel copiare tra il lontano e il vicino, problemi nell’affollamento di testo e capo inclinato durante la lettura o la scrittura, rossore e bruciore oculare, disturbi nella percezione visiva, difficoltà figura-sfondo, difficoltà visuo-percettive e visuo-spaziali“.
Dott.ssa Marina Stazzi, Congresso Il ruolo della visione nei disturbi specifici dell’apprendimento, Marzo 2010, Ospedale di Melegnano (MI)
Dislessia visiva è importante riconoscere quando la dislessia parte dagli occhi!
I DSA – ossia Disturbi Specifici dell’Apprendimento (dislessia, disgrafia e discalculia) non sono sintomo di deficit intellettivo, né sensoriale né sono causati da problemi psicologici o ambientali. I disturbi specifici dell’apprendimento possono inficiare lettura, scrittura e capacità di calcolo. Riguardano specifica abilità che nulla ha a che vedere con il funzionamento intellettivo. La dislessia visiva è più propriamente detta “visuo percettiva”.
Come accorgersi della presenza di DSA e come intervenire?
Dislessia visiva: scoprire cos’è e come riconoscere la dislessia
La dislessia è l’incapacità di leggere e scrivere fluentemente causata da una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurologica. È possibile riconoscere alcuni sintomi sia in età prescolare che scolare. In età prescolare, il bambino ha difficoltà a pronunciare alcune parole, comincia a parlare in ritardo o inverte le lettere delle parole.
Età scolare
In età scolare, il bambino legge e scrive, ma con molta fatica e commettendo molti errori, tende ad invertire fonemi e sillabe. E’ molto lento nella lettura, nella scrittura e nel memorizzare alfabeto e tabelline. Può accusare disturbi e problemi visivi quali stanchezza visiva, mal di testa, visione sdoppiata o sfocata, muove la testa per seguire il testo piuttosto che gli occhi.
Dislessia visiva: cause e fattori di rischio della dislessia
La dislessia non è propriamente una malattia, ma un atipico sviluppo neurologico, come abbiamo accennato, senza alcun deficit, di origine multifattoriale. Una causa specifica non c’è, tant’è vero che si manifesta in momenti diversi del periodo evolutivo ed in modi diversi. Alcuni studi hanno individuato una delle cause in una mutazione genetica che altera alcuni circuiti neurali. E’ vero che figli di genitori che hanno avuto problemi di dislessia hanno più probabilità di sviluppare il medesimo problema. Non è causata da fattori ambientali, cioè da situazioni particolari a casa o a scuola, ma l’ambiente gioca un ruolo fondamentale quando bisogna affrontare la difficoltà. La collaborazione fra scuola e famiglia è fondamentale per affrontare e risolvere la dislessia, anche se in alcuni casi più gravi non è possibile azzerare totalmente il disturbo.
A chi rivolgersi per affrontare la dislessia visiva
Come accennato, la dislessia non è una malattia, ragione per cui non esiste una cura.
La dislessia si affronta con strategie e metodi per ridurre il più possibile il disturbo e ridurre l’affaticamento visivo correlato. E’ fondamentale la diagnosi precoce e accorgersene quanto prima.
L’intervento tempestivo, infatti, non solo potrà bloccare l’aggravarsi del disturbo, ma potrà migliorarlo fino quasi alla scomparsa, impedendo l’insorgenza di disturbi correlati, talvolta gravi, che influenzano l’autostima del bambino e la sua frustrazione.
L’ortottista ha il ruolo cruciale nella riabilitazione visiva della dislessia visiva.
Logopedista, neuropsichiatra, psicologo, ortottista sono le figure che, formulata la diagnosi, accompagnano il bambino nel percorso riabilitativo.
Una volta diagnosticata la dislessia, a cura dell’Asl o di un equipe in collaborazione con un neuropsichiatra o psicologo accreditato dall’Asl, i trattamenti che vengono adottati sono diversi da soggetto a soggetto e consistono in strategie compensative del disturbo, ovvero strumenti tecnologici o sistemi educativi.
A volte si consiglia per i bambini dislessici in età scolare è previsto un allungamento dei tempi per svolgere le normali attività e l’utilizzo di sistemi di videoscrittura che faciliti la comprensione in lettura e in scrittura.
Dislessia visuo-percettiva
Il soggetto interessato da dislessia visiva (visuo-percettiva) presenta una difficoltà a trasformare in suono il simbolo che legge.
Questo è causato dall’informazione trasformata che gli occhi inviano al cervello il quale, appunto, non riesce a decifrare in modo corretto l’informazione.
Nella dislessia e nella disprassia, un deficit visuospaziale può limitare le abilità di letto-scrittura, abilità che dipende dalla capacità di elaborare le caratteristiche visuospaziali dei segni grafici.
Occhio e cervello non sono “amici” alleati nell’elaborazione delle informazioni.
In pratica, in caso di dislessia visiva:
- I movimenti veloci e involontari dell’occhio, detti propriamente movimenti saccadici, risultano alterati.
- Lo spazio viene percepito in modo distorto, sfuocato, facendo accavallare le lettere senza possibilità di distinguerle.
- La capacità di cogliere il contrasto è scarsa, in tal modo le lettere risultano indecifrabili perché prive di contorno che si confonde con lo sfondo.
- la capacità di attenzione e concentrazione si riduce.
I SINTOMI OCULARI DI DISLESSIA VISIVA CON sintomatologia oculare POSSONO ESSERE:
Cefalea,
lettere sfuocate e/o lettere sdoppiate (il bambino riferisce di vedere sfuocato o doppio)
lettura lenta
lettura scorretta
Si perde la riga quando si legge,
Difficoltà nel copiare dal lontano a vicino (lavagna),
Difficoltà nel mantenere la direzionalità (alto basso, sinistra destra),
Difficoltà nel fare le scale,
Impaccio motorio.
In presenza di questi sintomi, un aiuto fondamentale arriva dall’ortottista e dall’oculista che, lavorando in sinergia con il logopedista, cercano di rieducare il paziente alla coordinazione ed integrazione occhi-cervello-lingua.
Queste abilità, se deficitarie, possono essere riabilitate con un percorso di riabilitazione visiva personalizzato.