Dobble
Questo è un gioco tascabile , consigliatomi in un gruppo Facebook da una mamma , con lo scopo di intrattenere mio figlio durante il tempo nella sala di attesa di logopedia , psicomotricità , visite varie.
Preso su Amazon senza informarmi più di tanto , mi sono trovata davanti una piacevole sorpresa. Gioco adatto a tutti , grandi e piccini , ha delle carte rotonde , sulle quali sono raffigurati tanti simboli , ma solo un simbolo in comune con qualsiasi altra carta del gioco .
Ci sono diverse modalità di gioco , a seconda dell’età e della capacità dei giocatori , ma il cardine di tutti i giochi è il “colpo d’occhio “ . Il più velocemente possibile si devono trovare gli unici simboli uguali tra due o più carte .
Per i bambini disprassici, ma non solo , anche per me disprassica adulta , non è proprio un gioco da ragazzi .
La Disprassia visiva comporta la
Difficoltà di organizzarsi e orientarsi dentro uno spazio , che può essere una stanza , un foglio , o una carta da gioco con tanti simboli , e per trovare l’unico simbolo uguale tra due carte , e in poco tempo , occorre, ad ogni età , imparare a orientarsi nella carta . Io personalmente “scansiono” i simboli per colore, mio figlio per dimensioni , ma c’è chi si orienta da destra a sinistra o dall’alto verso il basso . Semplicemente ognuno adotterà la strategia che gli permette di essere più veloce, allenandosi di volta in volta . Non sono molti i giochi “terapeutici “ che vanno bene per tutti , disprassici o meno , ma questo è un bellissimo gioco che può coinvolgere tutti gli amici o membri di famiglia , aiutando i disprassici a valutare attraverso il gioco di società strategie che in maniera spontanea, non avrebbero .
Questo gioco permette anche di “allenare “ le difficoltà verbali proprie della disprassia, cioè la difficoltà di trovare una parola che si conosce e riconosce nel simbolo , in mezzo a tante altre . È il più velocemente possibile . Dobble è così un allentamento su due livelli , oculare e verbale , che attraverso il gioco di società permette di divertirsi , ma anche acquisire automatismi da poter applicare poi nell’organizzatore un foglio con tanti immagini o una libreria o un cassetto pieno di oggetti
