L’Ortottista – Assistente di Oftalmologia- è l’unico professionista sanitario non medico abilitato alla prevenzione visiva.
Altre figure non normate e non riconosciute dalla legge italiana generano solo ambiguità infatti; alcuni percorsi di studio alimentano errate percezioni rispetto alle competenze che possono essere agite nelle attività lavorative al termine del percorso formativo intrapreso.
In questo contesto corsi e master in optometria geriatrica e ipovisione, oppure in optometria pediatrica ancorché in optometria clinica alimentano la confusione.
La legge del 10 agosto 2000, n. 251 che recita che gli operatori sanitari svolgono la loro attività con autonomia professionale e titolarità, menziona ,in tre classi delle professioni sanitarie su quattro, attività diretta alla prevenzione; in due su quattro attività dirette alla cura; l’accesso alle tecnologie diagnostiche e assistenziali per le professioni a cui compete non è limitato ai soli strumenti a bassa tecnologia, e in tutte le professioni sono menzionate attività dirette a valutazioni (pur espresse da termini diversi fra loro). In particolare per i professionisti dell’area della riabilitazione a cui l’ortottista appartiene “ci sono le attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e a procedure di valutazione funzionale, al fine di espletare le competenze proprie previste dai relativi profili professionali”.
Conoscere per collaborare.
Qui elencate le professioni che si occupano della riabilitazione.
Finalmente si chiariscono le reali competenze dell’ ortottista pubblicate dal nuovo albo.