Tutti i genitori, almeno una volta, hanno detto ai propri figli di assumere una postura corretta. Il problema è che il bambino, anche dopo aver obbedito ai genitori, dopo pochi istanti ritorna nella sua posizione compensatoria abituale, ruotando il foglio, avvicinandosi e inclinando la testa.
La postura che una persona assume dipende solo parzialmente dalla propria volontà.
La postura è determinata da tutta una serie di segnali che provengono dal sistema visivo, sistema vestibolare, dai muscoli del tronco, dall’appoggio podalico, dal consolidamento della lateralizzazione ed in gran parte dal livello di attenzione necessario per svolgere l’attività cognitiva a cui ci si sta dedicando.
Non sempre è necessario correggere un adattamento posturale, a volte può essere giustificato da un problema visivo e risulta essere la migliore posizione compensatoria per poter utilizzare al meglio la visione.
Attraverso una valutazione ortottica posturale è possibile evidenziare se esistono interferenze visive che influenzino la postura. Le neuroscienze hanno evidenziato come il recettore oculare utilizzi infatti sino al 70-80% delle energie.
Copyright 2019 Dott.ssa Marina Stazzi